Viale della Repubblica
udcprato@tiscali.it

martedì 29 novembre 2011

DOMANDA ATTUALITA / Documento UDC CREAF CINA


Preg.mo Presidente
Provincia di Prato
Lamberto Nazzareno Gestri
Palazzo Banci Buonamici
Via Ricasoli 25 - Prato
DOMANDA DI ATTUALITA’  da inserire al prossimo consiglio provinciale
PROGETTO  C R E A F
Il sottoscritto Consigliere.
premesso
  • che il 24 Maggio 2011 la Regione Toscana ha firmato un protocollo d’intesa con il ministero della Scienza e tecnologia della Repubblica popolare cinese e con la provincia delle Zhejiang, per creare a Prato un centro di ricerca congiunto nel settore del tessile, denominato “Tex_Tech: innovazione e trasferimento tecnologico nella sfera del tessile”, che è stato approvato e ammesso al cofinanziamento. Nel marzo precedente il direttore di Toscana promozione ha incontrato la municipalità di Wenzhou, che ha confermato la disponibilità a creare il centro di ricerca a Prato, promuovendo una strategia che consenta anche di far emergere nel distretto l’economia sommersa di imprese cinesi, la loro qualificazione e l’apertura di canali commerciali per le imprese toscane.  Lo scopo è la realizzazione del centro, lo sviluppo di nuove tecnologie, l’apertura di flussi commerciali, ma anche l’approfondimento di temi legati ai sistemi sanitari, la promozione turistica e la cooperazione universitaria
  • che in data 11 Novembre 2011 è stato sottoscritto un “accordo”  per la creazione a Prato di un Centro di Ricerca comune fra Toscana e Cina a servizio del settore tessile. Il documento è stato firmato in palazzo Strozzi Sacrati,  alla presenza del viceministro cinese della Scienza e della Tecnologia,  Cao Janlin,  e del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi.  Presente anche il presidente della Provincia di Prato, Lamberto Gestri. 
  • che l’accordo è stato sottoscritto fra Creaf e Wenzhou Garment Development CO. LTD, con sede in Cina ed è stato così definito dalla Regione: “L’accordo rappresenta una tappa importante di un percorso di collaborazione avviato oltre un anno fa fra la Regione Toscana e il Governo cinese. Il centro di ricerca avrà come obiettivi primari lo sviluppo di nuovi materiali, di prodotti e processi con ridotto impatto ambientale e che garantiscano risparmio energetico, la sicurezza dei prodotti e la libera circolazione delle merci.
ritenuto
1. che riguardo le Politiche sulla cultura, sulla cooperazione internazionale e sull’immigrazione il neo Presidente del Consiglio ha creato un nuovo dicastero – seppur senza portafoglio – in quanto, con lungimiranza, ha disgiunto la “cooperazione allo sviluppo” dagli Esteri e l’“integrazione” dall’Interno coniugandole assieme nel “Ministero per la Cooperazione e l’Integrazione”;
2. che Prato – con il suo alto tasso di immigrazione – può e deve diventare polo di eccellenza per le Università straniere, luogo di ricerca e di alta formazione nel campo del manifatturiero da esportare in altre parti del mondo, ma anche luogo per accogliere un’immigrazione meglio integrabile nel proprio tessuto sociale, come investimento a medio e lungo termine per il “distretto produttivo” pratese.;
3. che indilazionabile avviare processi virtuosi in cui questi saperi diventino co-protagonisti della ripartenza del distretto, assieme all’Università, alle Fondazioni e alle Associazioni di categoria; 
  1. che il Polo universitario (P.I.N.) e il CREAF (Centro di Ricerche ed Alta Formazione Srl) siano tutt’ora due opportunità da saper cogliere appieno e su cui investire con giudizio ed equilibrio con il concorso della Camera di Commercio (CCIAA), dell’Unione Industriale (UIP), dell’Università di Firenze, della Regione Toscana e – non per ultimo – con il concorso diretto ed equipollente del Comune di Prato e dei Comuni della Provincia;
  2. che la possibilità di ottenere nuovi investimenti regionali e  stranieri, – industriali e in capitali – su base trasparente e legale, anche al fine di integrare i “due” distretti, del tessile e del pronto moda cinese, e di creare nuovi sbocchi di mercato nazionali e internazionali relativi ad un nuovo modello di “green economy” da sviluppare nell’area metropolitana tra Firenze, Prato e Pistoia.
rilevato inoltre
  • che il Know How collegato al “rigenerato”, indiscutibilmente e diversamente descritto nel citato protocollo, risulta essere ancora parte essenziale delle attività tessile della Provincia pratese e merita la massa attenzione anche “istituzionale”;
  • che gli accordi presente ed eventualmente futuri dovranno essere integrati o contenere l’impegno da parte del o dei partners della Repubblica Popolare cinese ad adottare misure idonee alla risoluzione delle problematiche relative all’emersione del lavoro nero, agli aspetti sanitari, alla promozione turistica e alla cooperazione universitaria, così come previsto nell’accordo del maggio 2011
chiede
-al Presidente ed agli assessori competenti , di riferire circa il protocollo firmato in data 11/11/2011;
  • di attivarsi in modo concreto alla maggiore e indispensabile collaborazione dei Comuni interessati, Prato in primis e delle Associazioni Industriali e tessili al fine di comprendere concretamente i vantaggi per la nostra comunità, senza compromissioni degli interessi economici del tessuto industriale pratese;
  • quali sono i cofinanziamenti previsti in concreto dal protocollo del Maggio 2011 fra Regiome e Ministero della RPCinese;
  • che l’azione politica non rimanga esclusivamente legata agli aspetti di natura tecnico-tessile, ma riguardi a tutto tondo le varie problematiche/potenzialità sul territorio pratese, dal sistema sanitario, al sommerso. alla promozione turistica.
Francesco Querci
Capogruppo Udc

lunedì 28 novembre 2011

CITTADINANZA STRANIERI

Siamo assolutamente convinti che è doveroso difendere la nostra identità ma siamo altrettanto convinti che avviare un dibattito sulla cittadinanza ai figli degli immigrati nati in Italia non può rimanere un tabù. L'integrazione e' necessaria a costruire una societa' sui valori condivisi di patria e italianita'; chi nasce in Italia debba avere diritto alla cittadinanza italiana'. 'Parliamo di quasi 650 mila persone, secondo il dossier Caritas - - senza dimenticare poi il ruolo svolto dagli immigrati nel mercato del lavoro in un momento di crisi come quello che attraversiamo, con una popolazione piu' giovane, lontana dal pensionamento, che versa annualmente oltre 7 miliardi di contributi previdenziali e che tante volte supplisce alla carenza di assistenza alle famiglie, agli anziani e ai malati'. 'Garantire a questi immigrati lo ius soli sarebbe un primo passo per favorire l'integrazione.

CONGRESSO UDC PRATO Bambagioni nuovo Segretario

Dal voto delle urne è uscito il nome di Giovanni Bambagioni a cui era contrapposto quello di Daniele Luchetti.

UDC vola nei Sondaggi

Sembra passato un secolo da quando Silvio Berlusconi, che non aveva digerito il rifiuto dei centristi ad annullarsi nel calderone del Pdl, cercava di intimorire i dirigenti dell’Udc diffondendo sondaggi che davano il partito di Pier Ferdinando Casini sotto la fatidica soglia del 5% e quindi fuori dal Parlamento. Sappiamo tutti che le elezioni politiche del 2008 non andarono così e l’Udc, in barba al bipartitismo di Veltroni e Berlusconi, riuscì a mandare una nutrita pattuglia di deputati alla Camera e tre siciliani al Senato. Ma il 5,6% raccolto in quella tornata elettorale era destinato a crescere come le ragioni dell’Udc che giorno per giorno erano confermate dal progressivo disgregamento del duopolio politico creato da Berlusconi e Veltroni. La crescita dell’Udc in termini di voti ma soprattutto in termini di credibilità politica è stata confermata dalle elezioni europee del 2009 (6,5%) e dalle successive tornate elettorali amministrative che hanno visto l’Udc entrare in molte amministrazioni locali grazie anche ai suoi buoni e spesso determinanti risultati elettorali. Ultimamente sono i sondaggi d’opinione a premiare l’Udc: nel mese di Novembre istituti demoscopici come Lorien, EMG ed Euromedia hanno segnalato l’Unione di Centro sopra il 7%, ma il dato secondo altri istituti è destinato a salire tanto che l’istituto Demopolis fa salire l’asticella a quota 8,2% e Termometro politico per il quotidiano La Stampa segnala un clamoroso 10,4%. Chiaramente questi sono solo sondaggi e, a differenza di altri, la dirigenza dell’Udc li ha guardati con soddisfazione ma senza fare inutili e ridicoli proclami di vittoria. I risultati confortanti di cui ci parlano i sondaggi sono il frutto di una politica di responsabilità e moderazione, che ha fatto percepire agli italiani l’Udc come il partito che ha cuore soltanto il bene dell’Italia e degli italiani, e fanno il paio con l’alto gradimento nel corpo elettole del nuovo esecutivo guidato da Mario Monti . La crescita dell’Udc e l’alta fiducia in Mario Monti sono un segno inequivocabile della volontà degli italiani di voltare pagina e di aprire una stagione dove moderazione e responsabilità siano le protagoniste, indipendentemente dagli attori politici.

giovedì 24 novembre 2011

CONGRESSO PROVINCIALE PRATO

I LAVORI CONGRESSUALI continueranno il Sabato 26 e sarà possibile VOTARE (per gli iscritti) dalle 09,00 alle 17,00.