la seduta del Consiglio regionale del 14 e del 15 maggio è stata dedicata in gran parte all’esame della crisi aperta in 73 aziende della Toscana che investe complessivamente quasi 20mila posti di lavoro. Per alcune di esse, si intravede, a breve, una soluzione e una ripresa dell’attività sia pure con un ridimensionamento della forza lavoro, mentre per altre sono in corso tentativi e trattative con partners italiani ed esteri per reindustrializzare intere aree dismesse o per subentrare in attività non più competitive sul mercato, come risulta dalla relazione presentata in aula dall’Assessore alle Attività produttive (in allegato).Come potete notare il quadro si presenta piuttosto allarmante, come del resto, a livello nazionale. Nel dibattito che si è svolto in aula, come Gruppo Udc, forti di uno studio che nel dicembre scorso facemmo fare all’Università di Firenze, abbiamo messo in evidenza i seguenti aspetti a sostegno di competitività e di sviluppo:
- Modificare la strategia di allocazione delle risorse per un più adeguato supporto a settori strategici di lungo termine;
- agevolare ogni forma di internazionalizzazione e promozione delle imprese soprattutto oltre i confini della Unione Europea ed una maggiore compartecipazione delle categorie economiche alle attività e al capitale di “Toscana Promozione”, che va trasformata in Società pubblico-privata;
- evoluzione di Fidi Toscana in “Banca di investimento” ed individuazione di nuovi criteri per la concessione di garanzie volte a favorire investimenti capaci di generare valore aggiunto di medio e lungo termine, escludendo da certe misure le imprese in pre-dissesto o in disequilibrio economico;
- ripensamento delle politiche regionali sul territorio con una maggiore attività di pianificazione e marketing territoriali in Paesi extra Ue anche con la valorizzazione piena dei percorsi agrituristici della nostra regione e della agricoltura di qualità;
- modificare la legge regionale 1/2005 sull’Urbanistica e promuovere un nuovo Piano Casa per la ristrutturazione e riqualificazione del patrimonio edilizio esistente;
- potenziamento dei programmi sullo sviluppo dell’energia particolarmente delle fonti rinnovabili e della geotermia;
- avvio concreto dei programmi sulle infrastrutture a cominciare dal potenziamento dell’aeroporto di Peretola, della Fi-Pi-Li, della Fi-Si, della terza corsia dell’A11 e della Due Mari con finanziamento in Project- Financing.
Abbiamo accennato alle questioni più rilevanti per non ripetere cose più volte dette, come quelle relative alla semplificazione per le autorizzazioni all’apertura di nuove attività che in Toscana sono ancora lunghe e farraginose (es. Ikea a Pisa dopo 6 anni) o altre decisioni su opere strategiche relative alla viabilità e allo smaltimento dei rifiuti. Tutti ritardi che pesano notevolmente sullo sviluppo, sulla competitività delle imprese e sulla occupazione. Il Gruppo Udc ha votato a favore della legge regionale 35/2011 sui poteri sostitutivi. Vorremmo che la Giunta Regionale la utilizzasse.
Unione Di Centro
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